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Screening apnee notturne e Gnatologia 15-16 marzo 2019 – Giornata Mondiale del Sonno

Ricorre oggi l’undicesima Giornata Mondiale del Sonno. Ogni 16 marzo in tutto il mondo si celebra infatti la ricorrenza promossa dalla World Association of Sleep Medicine allo scopo di catalizzare l’attenzione sui benefici che un buon riposo può portare nella vita di ogni individuo e richiamare l’interesse generale sulle problematiche legate ai disturbi del sonno. In questa occasione si inserisce la campagna “Allarme apnee notturne” per sensibilizzare su un disturbo per cui la figura dell’odontoiatra può rivelarsi determinante: la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS). È per questo lo Studio Dentistico Tessera offre un vero e proprio esame di screening che prevede una visita specialistica e questionari dedicati, in seguito ai quali, in caso di risultati positivi, i pazienti verranno rinviati a centri specialistici per effettuare analisi più approfondite e definire terapie mirate.

La sindrome delle apnee notturne è molto diffusa e, se non trattata, può essere pericolosa per la vita del paziente. L’odontoiatra può e deve pertanto ricoprire un ruolo sempre più importante nella veste di sentinella epidemiologica contribuendo a individuare persone a rischio e provvedendo a un’eventuale presa in carico terapeutica di chi è soggetto a questa patologia, inserendosi così in un circuito di cure multidisciplinari. L’odontoiatra può infatti identificare precocemente i sintomi delle apnee, suggerendo un adeguato intervento al fine di migliorare la qualità del sonno del paziente e prevenire una serie di disturbi ad essa collegati. Con la prescrizione dei cosiddetti dispositivi intraorali (MAD), può inoltre intervenire terapeuticamente nelle forme lievi e moderate.

Nel nostro Paese sono circa 5 milioni le persone che minimizzano i disturbi del sonno senza considerarli parte di una vera e complessa patologia. Questo tipo di disfunzione respiratoria è caratterizzata da ripetuti episodi di completa o parziale ostruzione delle vie aeree che provocano l’improvviso arresto del respiro o del russare. Anche il russamento è un aspetto che non va trascurato e su cui, in casi specifici, si può intervenire. Ne possono essere sintomi i risvegli con sensazione di soffocamento, un sonno agitato o una smodata sudorazione notturna, nonché pause respiratorie mentre si dorme, generalmente riferite dal partner. Durante la giornata si possono invece manifestare cefalee, eccessiva stanchezza causata da un sonno non particolarmente ristoratore fino a veri e propri deficit cognitivi e depressione del tono dell’umore. Questa sindrome, se sottovalutata, col tempo può condurre a complicazioni quali ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, ipertensione polmonare, può aumentare di 8 volte il rischio di aritmie cardiache, di 5 volte quello di ictus e di 4 quello di infarto.

Le OSAS, inoltre, possono riguardare anche i bambini in età evolutiva (0–14 anni), provocando irritabilità, calo di attenzione, iperattività, mentre i sintomi notturni variano da un sonno agitato accompagnato da posizioni anomale, enuresi, russamento (soprattutto nella fase REM). In questa età le apnee sono ancora curabili con interventi poco invasivi che possono però fare la differenza per i più piccoli prevenendo lo sviluppo di condizioni che potrebbero incidere sul loro benessere da adulti.

 “Allarme apnee notturne”  www.fondazioneandi.org